Romanzi

L’opera rivisita, in maniera originale, ma pur sempre ancorata agli eventi realmente accaduti nel periodo trattato, il periodo della dominazione normanna nel Meridione italiano, tra la Calabria e la Sicilia. La storia, che si concentra in un periodo circoscritto al 1160 e agli anni vicini, pur trattando le vicende risalenti al regno di Guglielmo I e alla dinastia degli Altavilla, si sofferma, tuttavia, su alcuni personaggi più marginali secondo le fonti storiche, ma nonostante tutto fondamentali per lo svolgimento delle vicende e degli avvenimenti del tempo. In primis la contessa di Catanzaro, la tenace e determinata Clemenza di Loritello, la quale si batté sempre per la libertà del suo popolo e della sua città, oltre a numerose altre figure come Matteo Bonello, nobile siciliano rivoluzionario, o ancora Maione di Bari e Ruggero di Martirano. Insomma, un intreccio ricco e avvincente, calato nell’atmosfera del tempo, tra congiure, guerre, tradimenti, amori segreti, rivoluzioni, sotterfugi e inganni, in un misto di storia e thriller, come si addice ad un periodo tanto oscuro e misterioso quale è il Medioevo.



Quella notte, Clemenza non riusciva a dormire e se ne stava appoggiata alla finestra, immersa nelle sue riflessioni e in molteplici pensieri. Dopo essere rientrata dal segreto incontro nella taverna, aveva serrato a chiave la porta della sua stanza, poiché desiderava starsene sola e ragionare per un po’ con se stessa. Non aveva voglia, in quel momento, di vedere nessuno, tantomeno la madre, per causa della quale aveva dovuto trascorrere le ultime ore in uno stato a metà tra l’apprensione e l’incertezza del suo futuro. E intanto si godeva il panorama che si poteva ammirare dalla posizione della sua residenza: Catanzaro, la città-fortezza, si poteva scorgere da lì in tutta la sua possenza, arroccata all’interno della sua cinta muraria e dominante il paesaggio circostante.


Una scuola d’eccellenza. Una storia di tanti anni. Ogni cosa viene messa in pericolo in pochi giorni, a causa di misteriosi delitti, i cui bersagli preferiti sono egregi docenti universitari, allarmando seriamente ciascuno. Le forze dell’ordine sono spaesate, il mondo universitario è nel caos, la città in tilt. Solo un giovane studente sembra non darsi per vinto ed è risoluto a indagare a fondo, a tutti i costi, anche a rischio della sua stessa vita. E la sua amica fidata, l’unica a supportarlo, cerca affannosamente di stargli dietro. Un gioco di intrighi e paure, amicizie e tradimenti, che si dispiega fino alle ultime pagine attraverso una rocambolesca serie di eventi e una continua suspence, cercando di risaltare, in un periodo in cui sembra non poter più fare affidamento su nessuno, i veri valori umani.


E dietro il tavolo ancora scaffali, stracolmi di riviste, che raccoglievano anni e anni di studi e ricerche sulla letteratura, la storia, la religione, la filologia, la poesia, la filosofia e tutto ciò che si potesse ricollegare a quell’oceano di conoscenze che è il campo umanistico. Ettore si rincuorò al pensiero dei libri, alcuni dei quali aveva lui stesso consultato in passato per qualche esame o per ricerche personali. E cercò nello stesso tempo di mettersi il cuore e l’anima in pace, perché – in fondo lo sapeva – non c’era nulla di cui temere in quel posto. Era il suo posto e lo era sempre stato.



L'opera, emblema di un avvincente compromesso tra romanzo, saggio, pamphlet e racconto, dalla tematica filosofico-esistenziale, descrive per mezzo di aneddoti, storie e vicende varie, la parabola biografica di Filosseno, bambino, ragazzo e poi uomo, la cui vita risulta incentrata sulla costante ricerca del piacere, finalizzato a star bene con se stesso e con gli altri, o meglio le altre. Nel corso della narrazione, il cui ritmo è cadenzato anche da numerose colonne sonore, sono presenti spesso sentenze e tematiche di pregnante attualità, generalizzabili per l'intera esistenza umana.



Vi chiederete adesso cosa significhi "prendersi bene". L'espressione, di moda ormai nel gergo giovanile e ricorrente anche in talune varianti diatopiche della nostra terra, indica l'essere entusiasti di qualcosa o, semplicemente, lo stare propriamente bene, con se stessi e con tutti quelli che ci stanno attorno. Questa "caratteristica" contraddistingueva in special modo Filosseno.

E se vi capitasse all’improvviso di essere catapultati in un mondo che avete sempre sognato? È ciò che accade a Tom, un comune ragazzo, senza molte pretese nella vita, il quale si ritrova incredibilmente in un universo parallelo, accanto al suo eroe di sempre, Ulisse, per vivere entusiasmanti avventure al suo fianco. Mostri, divinità, eroi, terre sconosciute, ninfe ammaliatrici, magia, amore, battaglie e un’intrigante discesa nel mondo degli Inferi lo attendono, in vista di un gran finale, in cui niente viene dato per scontato. Una rivisitazione in chiave moderna dell’Odissea omerica, con accenni al mito classico e frequenti e inattesi colpi di scena.



Narrami, o Musa, dell’eroe multiforme, che tanto / vagò, dopo che distrusse la rocca sacra di Troia: / di molti uomini vide le città e conobbe i pensieri, / molti dolori patì sul mare nell’animo suo, / per acquistare a sé la vita e il ritorno ai compagni”.

Tom non riusciva ancora a crederci. Aveva tra le mani quel libro, quel famosissimo capolavoro d’altri tempi che tanto aveva desiderato negli anni passati e che finalmente era suo. Lo poteva toccare con mano, sfogliare con cura, leggere attentamente dall’inizio alla fine. Rileggeva dei versi e si fermava a contemplare, a vagare con la mente, e provava a realizzare che quel libro era realmente in suo possesso.


Mark era lì, seduto sul comodo sedile del treno. Nella mano sinistra aveva ancora una piccola bottiglia di birra, acquistata poco prima, in fretta, all'ingresso della stazione, mentre con l'altra tratteggiava, assorto, segni indistinti sul finestrino che gli stava accanto, appannato a causa della temperatura esterna, rigida in quella tarda ora di una notte invernale. La lancetta dell'orologio in fondo al vagone segnava già le 2:00. Non sembrava che il tempo fosse trascorso così rapidamente. Ma ora si era quasi fermato e procedeva più a rilento, tanto che sembrava accompagnare il dolce dondolare del treno sulle rotaie.

(Il testimone di Colonia, Gruppo Editoriale L'Espresso ilmiolibro.it, 2014)

Londra, Parigi, Vienna, Roma e tante altre meravigliose capitali europee divengono lo scenario privilegiato dei viaggi e delle avventure del folletto Dan. Giunto da un mondo parallelo a quello degli umani per un preciso intento, decide di abbandonare il suo proposito quando conosce Sven, pointer inglese di razza che si affeziona subito a lui e gli fa comprendere il vero senso dell’amicizia. Insieme vivranno un’infinita serie di avventure indimenticabili, in giro per l’Europa, e a loro si aggiungerà anche il topolino Bart. Tra opere monumentali e collezioni d’arte, simboli culturali e luoghi caratteristici, nei quali si respira l’intera storia dell’umanità, i tre amici vivranno uno dei viaggi più entusiasmanti di sempre, immergendosi nelle tradizioni delle varie località e gustandone le prelibatezze culinarie. Sotto la guida esperta e sicura del pointer, l’allegra compagnia non sarà esente da incredibili ed esilaranti colpi di scena ricchi di suspence, dimostrando come il mondo sia favoloso, ma pieno di pericoli: soltanto con la forza dell’amicizia, Dan, Sven e Bart riusciranno a sopravvivere in un universo così grande, respirando un inimitabile senso di libertà.